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On-chain student Newsletter: week 15,2022
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On-chain student Newsletter: week 15,2022

Buongiorno e bentornati su On-chain student.

E’ ufficialmente terminata la Bitcoin Conference 2022 di Miami, tre giorni all’insegna di Bitcoin; gli ospiti, così come gli argomenti toccati sono stati i più disparati. Il momento più atteso, come vi avevo anticipato, è stato quello della presentazione di Jack Mallers. Un intervento di quasi cinquanta minuti quello del “ragazzo di Chicago” dove, attraverso una digressione storica a partire dalle origini delle prime carte di credito, ha spiegato di come la sua azienda, Strike, sia stata in grado di integrare Bitcoin come circuito di pagamento in tantissimi negozi e ristoranti d’America.

Entriamo nel merito.


L’obiettivo di Strike è quello di rendere la rete Bitcoin più facilmente accessibile e utilizzabile per tutti; secondo Mallers infatti Bitcoin è un sistema di pagamento superiore rispetto a quello attuale, perché più: economico, veloce, innovativo ed inclusivo poiché chiunque può prenderne parte. Inoltre è incensurabile, senza confini, non pignorabile e all’occorrenza offre all’utente la possibilità di ottenere denaro cash.

La prima carta di credito è stata inventata nel 1949-50 ed emessa dal Diners Club, una carta universale accettata inizialmente in 27 ristoranti di New York; ai possessori bastava mostrare tale carta firmata per pagare il conto alla fine del mese, con l’aggiunta di una commissione.

Questo sistema è perdurato fino ad oggi, 2022 e probabilmente continuerà ancora.

L’idea di Strike è quella di utilizzare una rete di pagamento superiore, in questo caso Bitcoin, ed applicarla globalmente a qualsiasi tipologia di pagamento.

Detto questo scopriamo come funziona e quali sono i soggetti che prendono parte ad una transazione con carta di credito.

Inizialmente abbiamo due soggetti, consumatore e venditore.

Come si può vedere dall’immagine seguente alla transazione non prendono parte soltanto i due soggetti iniziali, ma vengono coinvolti anche tre intermediari: la banca del consumatore, la banca del venditore e il circuito di pagamento attraverso il quale viene svolta la transazione.

Ad ognuno di questi intermediari, in funzione al servizio che eroga, spetta una piccola quantità di denaro della transazione avvenuta.

In questo modo, su una spesa iniziale di $100 effettuata dal consumatore, al venditore non giungono 100 dollari, bensì meno; nell’esempio di Mallers 97 dollari.

La presenza di intermediari, all’interno di ogni singola transazione, danneggia inesorabilmente il venditore che non riceve il prezzo pieno della merce o del servizio venduto.

Strike introduce la soluzione a questo problema, integrando Bitcoin come circuito universale di pagamento, andando di fatto a rimuovere gli intermediari, tutelando il venditore.

Non è necessario detenere bitcoin per utilizzare questo metodo di pagamento, né tantomeno essere pratici con le criptovalute; la bellezza di questo nuovo sistema, e di Bitcoin stesso, è l’inclusività.

Abbiamo visto come funziona un pagamento con carta di credito. Ora vediamo come funziona un pagamento attraverso Bitcoin.

Il nostro consumatore vuole spendere $100 per comprare del cibo da McDonald’s. Si reca in cassa, scannerizza con il proprio cellulare un QR Code tramite Strike ( o qualsiasi altro portafoglio lightning) e paga ciò che ha comprato.

Ma cosa c’è di nuovo o innovativo in questo ?

Le parti in causa sono sempre due, come nel pagamento tramite carta di credito; tuttavia gli intermediari sono limitati a uno: Bitcoin.

I dollari del consumatore verranno convertiti in un battito di ciglia in bitcoin e tramite lightning network trasferiti alla velocità della luce al venditore. Il venditore a questo punto potrà decidere se tenere bitcoin o ricevere dollari. Grazie a questo sistema di pagamento le commissioni sulla transazione caleranno drasticamente permettendo al venditore di ottenere quasi il 100% della somma che gli spetta.


Questo è ciò che Mallers ha spiegato alla Bitcoin Conference, terminando la sua presentazione prima elencando le partnership stipulate per rendere tutto questo possibile e poi dimostrando “sul campo” l’operatività di tale sistema.

Partnership: Shopify, Blackhawk network (servizio di pagamenti alternativi) ed NCR (il più grande fornitore di POS al mondo).

Dove sarà possibile utilizzare questo metodo di pagamento ? Ecco la risposta.

Dimostrazione sul campo : 2 minuti → 3 esempi di come poter pagare.


Il mercato dal giorno prima dell’inizio della conferenza di Miami ha cominciato a scendere e neppure l’annuncio di Mallers ha sortito alcun effetto positivo nelle contrattazioni Bitcoin. Al momento della scrittura la prima criptovaluta è scambiata a $41K, -11% rispetto a sette giorni fa.

Il trading range, situato tra le due medie mobili a 50 e 200 periodi, per ora resta invariato.


Il sistema creato da Strike se si dimostrerà efficiente come dimostrato nel video “sul campo” sarà un game changer per qualsiasi fornitore di beni o servizi.

Pensateci, basta fare un banale esempio.

Bob è il titolare di un ristorante; ogni giorno ha una media di 30 clienti tra pranzo e cena. Stimando una spesa media per cliente pari a 20 dollari Bob dovrebbe ottenere giornalmente un importo pari a 600 dollari. Con il sistema tradizionale di pagamenti, ipotizzando che tutti paghino con la carta, anziché ricevere 600 dollari ne otterrebbe solo 540 poiché per ogni transazione “perderebbe” circa $2 a causa degli intermediari.

Considerando sei giorni lavorativi alla settimana gli introiti mensili, nel caso in cui tutti pagassero con carta di credito, sarebbero pari a $12.960 rispetto ai $14.000 (anziché 14.400 a fronte di $0.50 come costo per transazione con Bitcoin) che otterrebbe utilizzando il metodo di pagamento creato da Strike.

Anche se la differenza potrebbe sembrare minima non lo è affatto, dal momento che quel denaro spetta molto più all’erogatore del servizio che agli intermediari della transazione economica.

Considerate questo breve e banale esempio ed estendetelo a un colosso come Amazon. Si stima che la compagnia leader dell’ e-commerce abbia oltre 200 milioni di abbonati Prime e una media mensile di visitatori pari a 213 milioni. Con l’integrazione del sistema di pagamenti Strike il colosso di Seattle incrementerebbe a dismisura i propri guadagni.


L’utilizzo di Bitcoin come circuito di pagamento globale andrebbe a tutelare il venditore molto più di quanto lo sia attualmente, assicurandogli maggiori ricavi e garantendogli la possibilità di scegliere se ricevere o meno una valuta di pagamento alternativa rispetto a quelle tradizionali. La mossa di Strike può dunque essere definita a tutti gli effetti un vero e proprio cambio di paradigma, che se dovesse essere reputato all’altezza fungerebbe da catalizzatore per il processo di adozione di massa di Bitcoin.


Per questa newsletter è tutto, ricordati che l’analisi svolta non ha lo scopo di consigliare alcun tipo di investimento finanziario, ma al contrario ha l’aspirazione di insegnare ad analizzare con uno sguardo più critico il mondo Bitcoin.

Alla prossima settimana !

Intervento integrale → 44 minuti

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